Appartenente al genere citrus (famiglia delle rutacee), il cedro è considerato una delle tre specie di agrumi da cui derivano tutti i membri del genere oggi conosciuti.
La pianta è un arbusto che può raggiungere i 4 metri di altezza, originario dell’Asia Sud-Orientale, più precisamente dell’area coperta dall’odiernoBhutan e giunto in Europa in tempi remotissimi, come testimonia la radice dei termini greco (“kedros”) e latino (“citrus”) appartenente alle cosiddette lingue mediterranee, ovvero pre-indoeuropee.
Frutto attualmente coltivato nell’aria mediterranea, in Medio Oriente, India ed Indonesia, oltre che in Australia, Brasile e negli USA, il cedro era noto in Italiagià al tempo della Magna Grecia e dei Romani, tra i quali Plinio il Vecchio lo classificò nella sua Naturalis Historia come “mela assira”. Vale la pena rammentare come a quei tempi il cedro non fosse impiegato come alimento(fatto che avvenne all’incirca due secoli più tardi) bensì come repellente contro le zanzare e gli altri insetti nocivi, in maniera analoga alla citronella.
Oggigiorno, nel nostro Paese, il cedro, e più in particolare la varietà Diamante, è molto diffuso lungo la Riviera dei Cedri in Calabria (da dove viene il nome di cedro calabrese), nella fascia costiera dell’alto Tirreno cosentino che va da Belvedere Marittimo a Tortora. E’ altresì coltivato, sempre nella zona mediterranea, in Sicilia, in Campania, in Palestina e nel Libano, in varietà sia a polpa acida che dolce (famoso su tutti il cedro dolce della Corsica).
Ricco di vitamine e sali minerali, il cedro è in grado di svolgere un effetto benefico su apparato cardiovascolare, colon, intestino, stomaco, capelli e reni. È inoltre ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti e possiede proprietà germicide, disinfettanti, digestive, lassative e antitumorali, soprattutto per quanto riguarda il colon. Senza contare che è anche un valido alleato per contrastare i gas addominali, un antipertensivo naturale e un ottimo alleato in caso di cistite e disturbi renali.
Ottimo per la preparazione di bevande in cui se ne sia semplicemente spremuto il succo, si presta altresì alla preparazione di saporiti sciroppi con cui rendere più pieno il gusto dei vostri pancake e torte o con cui preparare corroboranti cedrate.
Eccezionale in estive insalate in abbinamento a finocchi e tonno, potrete sempre scegliere se consumarne solo la polpa o anche l’albedo, cioè la parte bianca, commestibile e più o meno spessa a seconda delle varietà.
E’ inoltre consigliabile in abbinamento al pesce oppure, perchè no, per dare un tocco aspro ad una pasta fredda.
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